domenica 12 novembre 2017

CONTI IN BANCA A RISCHIO: IL BAIL IN SI APPLICHERÀ A TUTTI I CORRENTISTI?

Ci avevano promesso, ripetuto e spiegato fino alla nausea che la regola del bail-in, ovvero il salvataggio delle banche in difficoltà in carico ad azionisti e correntisti e non più agli stati, avrebbe risparmiato i ‘covered deposit’, i conti correnti sotto i 100mila euro. Ma ora la Banca centrale europea sembra voler fare marcia indietro.


Se fino ad oggi la normativa metteva al riparo i titolari di depositi inferiori ai 100.000 euro dal bail in e da qualsiasi altro tipo di intervento coatto,  ora le cose cambieranno: il Consiglio dell’Unione Europea e il Parlamento europeo, infatti, già lo scorso febbraio, hanno chiesto alla Bce un parere sulla modifica di alcune normative bancarie proprio per la revisione della regola che ha già messo economicamente nei guai migliaia di risparmiatori italiani. 


Nel testo firmato dal governatore Mario Draghi e titolato “Opinione della Bce sulle modifiche al quadro di gestione delle crisi bancarie dell’Unione”, datato 8 novembre, si auspica l’introduzione di una sorta di pre bail-in, un periodo straordinario e limitato nel tempo (si parla di cinque giorni lavorativi) durante il quale tutti gli sforzi sono concentrati a “prevenire il grave deterioramento del bilancio di un istituto di credito”.

Secondo la Bce la moratoria dovrebbe servire a dare tempo alle autorità competenti per definire la procedura di risoluzione e prendere delle decisioni formali. Durante questo periodo transitorio, al fine di massimizzare l’efficacia degli interventi, la Bce si attribuisce dei “super poteri”, compreso quello di “autorizzare il prelievo di importi limitati ai titolari dei depositi garantiti”.

ANCHE I TUOI SOLDI SARANNO A RISCHIO

Da questo rischio non si salverebbero dunque nemmeno i correntisti i cui risparmi versati in banca sono ad oggi protetti dalle leggi nazionali e comunitarie.

Consapevole dei pericoli e dei problemi che una simile misura potrebbe causare (significherebbe in concreto che nessun conto deposito sarebbe più sicuro in Eurozona, se non quello in una banca too big to fail), la Bce precisa che “durante un periodo di transizione, i correntisti potranno avere accesso, entro cinque giorni dall’effettuazione della richiesta, a una somma appropriata dei loro conti deposito garantiti, in modo da poter far fronte alle spese quotidiane”. 

Ci sarà una corsa dei correntisti agli sportelli per prelevare i propri contanti? Anche a Francoforte sono consapevoli di questa possibilità. Intanto SDL Centrostudi sta monitorando la situazione. 



SDL Centrostudi, sempre a fianco dei correntisti contro l'usura bancaria, è una società all’avanguardia specializzata nell’analisi delle problematiche attinenti i rapporti con il sistema finanziario e bancario e nella lotta all’anatocismo, di ristrutturazione del debito delle imprese, del sovraindebitamento, dell’esdebitazione e di ogni aspetto del contenzioso tributario, offrendo sostanziali e concrete soluzioni.