lunedì 23 aprile 2018

EQUITALIA? BATTUTA ANCORA UNA VOLTA DA UN IMPRENDITORE


I contribuenti vessati da Equitalia possono festeggiare! Un imprenditore di Castellammare di Stabia si è visto annullare dalla commissione tributaria locale una cartella esattoriale di 418.000 euro. Equitalia pur di ottenere i soldi era arrivata a ipotecare alcuni beni di sua proprietà. Ma all’imprenditore la maxi-cartella esattoriale non era mai stata notificata, e ciò ha portato all’annullamento e alla condanna di Equitalia a pagare spese processuali per 6mila euro.


La vicenda inizia il 20 marzo 2015, quando l’agenzia di riscossione notifica a un imprenditore edile una comunicazione di iscrizione ipotecaria con la quale intimava il pagamento entro 30 giorni di 418mila euro, in alternativa i beni ipotecati sarebbero stati venduti. La somma richiesta derivava da una cartella di pagamento notificata, secondo l’agente di riscossione, il 7 ottobre 2014. 

Nella realtà, mai notificata. In assenza della notifica o della prova dell’avvenuta notifica della cartelle di pagamento, contenenti l’iscrizione dei ruoli, quali titoli esecutivi, o nell’ipotesi di invalidità della notifica stessa viene a cadere il presupposto del diritto all’invito a pagare e all’eventuale iscrizione ipotecaria, le quali risultano illegittime in quanto la nullità della notifica degli atti presupposti comporta l’invalidità di quelli conseguenti. 

Avvocato Serafino Di Loreto
Di conseguenza il ricorso presentato poteva avere un’unica soluzione, e il giudice della commissione provinciale tributaria ha annullato sia l’iscrizione ipotecaria, salvando i beni della società, sia la cartella di pagamento di 418mila euro, perché mai notificata. 

"Equitalia è ufficialmente morta - spiega l'avvocato Serafino Di Loreto, fondatore di SDL Centrostudi ma continua a fare danni e a presentare cartelle pazze e a iscrivere imprenditori e persone comuni nel registro delle ipoteche senza ragione alcuna, e la situazione potrà solo peggiorare. Con il cambio di nome in Agenzia delle Entrate – Riscossione ne sono stati estesi i poteri, concedendo l’accesso alle principali banche dati".