Equitalia pretende da lei oltre un milione di euro: 1.133.655,90 euro per la precisione. Tuttavia questa signora (il cui nome non viene divulgato per motivi di privacy) che a 71 anni ed era titolare di una sartoria oggi vive solo della pensione ed è in condizioni di salute molto precarie – per le quali assume fino a 30 farmaci al giorno.
La pensione non le consente di affrontare con serenità le spese quotidiane. Non è neppure in grado di pagare l’affitto e, anzi, grava su di lei un’ingiunzione di sfratto ormai in scadenza. Il prossimo 23 maggio lei e il suo compagno dovranno lasciare la casa al piano di sopra del capannone che un tempo ospitava la lavorazione sartoriale.
Ai tempi d’oro la sua sartoria, che riparava su misura capi d’abbigliamento firmato – Max Mara e Fendi per citare alcune marche –, dava lavoro a 20 persone. Ma negli ultimi anni l’attività, complice la crisi, si è ridotta inesorabilmente, fino a cessare. E Paola ora non può permettersi neppure le spese per le prassi burocratiche di chiusura.
Storie di quasi ordinaria amministrazione purtroppo. Di questa triste vicenda ne ha parlato la Gazzetta di Reggio.
Le cartelle di pagamento di Equitalia, o come si chiama ora "Agenzia delle Entrate-Riscossione”, sono un incubo ricorrente nella vita degli italiani. SDL Centrostudi, società bresciana esperta nel campo della lotta agli abusi bancari e degli agenti di riscossione ci spiega come si evita di incorrere in sanzioni più gravi come il pignoramento dei beni.
Leggi i consigli di SDL Centrostudi su COME SOPRAVVIVERE A EQUITALIA (ORA AGENZIA DELLE ENTRATE-RISCOSSIONE)
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