sabato 5 maggio 2018

EQUITALIA SCONFITTA DUE VOLTE: ESIGEVA PAGAMENTI NON DOVUTI


Più volte abbiamo riportato di cause vinte dai cittadini con l’annullamento delle cartelle di Equitalia. Mancava però un caso di perseveranza di Equitalia nell’inviare alla stessa persona cartelle esattoriali inesigibili. 



Questa complicata vicenda giudiziaria ha come vittima un’operatrice socio sanitaria piemontese, che nel settembre 2014 si era vista pignorare un quinto dello stipendio da Equitalia, per via cartelle di pagamento per violazioni del codice della strada e atti di pignoramento che lei non aveva mai potuto vedere: le erano stati mandate a un domicilio che aveva lasciato nel 2009. L’unica via per riavere indietro le somme è stata rivolgersi al tribunale, che ha condannato Equitalia Nord spa a restituirle il capitale pignorato e risarcirla con 1.215 euro per averle preso dei soldi senza averne diritto. 

A dicembre 2017 però tutto ricomincia da zero, dato che arrivano due nuove intimazioni con cui l’ex Equitalia le chiede il pagamento di cartelle mai ricevute. 



Leggi anche: 


Inoltre parte delle cartelle risultano già prescritte. È assurdo che siano state commesse le stesse violazioni già sanzionate, a solo un anno di distanza, e anche in questo caso la soluzione è stata quella di rivolgersi al tribunale per ottenere l’annullamento delle intimazioni e il risarcimento del danno.

Serafino Di Loreto uno degli avvocati più noti e rappresentativi in Italia, fondatore di SDL Centrostudi, azienda in prima linea per risanare anomalie bancarie e finanziarie, ha fornito alcuni consigli relativi alla gestione delle cartelle di Equitalia: Come difendersi da Equitalia e dalle banche?

"Uno degli strumenti forniti dalla legge - spiega il noto avvocato - per bloccare i pignoramenti è la rateizzazione del debito, che prevede lo stop del pignoramento al pagamento della prima rata". 

"Un altro sistema per difendersi è dato da Equitalia stessa. Dato che è una struttura legata alla Pubblica Amministrazione, Equitalia soffre degli stessi vizi burocratici, e quindi commette innumerevoli errori come SDL Centrostudi ha più volte descritto". 

"Prima di procedere alla rottamazione delle cartelle esattoriali si devono sollevare tutti i vizi di forma presenti, in modo da evitare i rischi che la rottamazione presenta. Anche le notifiche via Pec non sono esenti da errori, dato che Equitalia continua a mandare le notifiche elettroniche in pdf e senza la necessaria firma digitale, rendendo quindi le cartelle annullabili senza nessuno sforzo. Il pdf allegato alla mail, senza firma digitale, non può considerarsi un valido documento informatico e non ne è garantita la genuinità e, secondo un diffuso orientamento giurisprudenziale, non rappresenta un valido documento informatico, ma una mera copia".



Leggi anche: 

Nessun commento:

Posta un commento