mercoledì 6 dicembre 2017

I LADRI? LAVORANO IN BANCA

SDL Centrostudi segnala le anomalie, vere e proprie truffe, ai danni di correntisti, a furia di carte bollate, dalla sua fondazione, attirandosi ire e critiche da più parti, ma ora finalmente qualcuno finalmente ammette a chiare lettere che le banche sono piene di ladri. 

Federico Ghizzoni, che per anni ha guidato Unicredit, nell'ultimo libro scritto dall’ex direttore del Sole24Ore, Roberto Napoletano, Il Cigno nero e il Cavaliere bianco conferma quanto sostenuto: «Nelle banche ci sono ladri». 

Che ovviamente non si derubano fra loro, ma derubano i risparmiatori e gli imprenditori. Che, senza l’intervento di SDL Centrostudi, non hanno nessuno che li difenda, e nemmeno così a volte la magistratura si schiera dalla parte dei derubati. L’ex numero uno di Unicredit, nel libro citato poco fa, dice a chiare lettere qualcosa che è diventato totalmente chiaro solo con il salvataggio di MPS: le banche si sono salvate a spese nostre. 

Queste le parole di Ghizzoni: “Non voglio giustificare nessuno, tanto meno i ladri che ci sono e vanno puniti in modo esemplare. Ma se le banche italiane hanno cominciato a vendere le obbligazioni in casa ai clienti, in modo anomalo, lo hanno fatto per necessità; bisogna prendere atto che ci fu nel novembre del 2011 un problema drammatico di proporzioni mai viste in termini di liquidità e che quel problema si è trascinato anche dopo, perché ha inciso sulla fiducia. Voglio essere ancora più chiaro: questa prassi è deprecabile, e la condanno, ma c' è chi lo ha fatto perché non aveva alternative e riteneva di poter ripagare. Alla fine, l'unico modo per fare provvista di lungo termine per questi è stato quello di utilizzare il canale retail. Se no nessuno ti dà niente”. Per chi non conoscesse il significato, "retail" vuol dire clientela, correntisti, risparmiatori, gente comune. In sintesi: risparmiatori e piccoli imprenditori.

Uno dei sistemi più rapidi e veloci per ottenere liquidità è stato quello di vendere obbligazioni subordinate ai propri clienti, con direttori di filiale e funzionari che avrebbe fornito informazioni incomplete ai clienti. I risparmiatori si sarebbero fidati delle promesse dei direttori di filiali sulla bontà dell'investimento, rimettendoci invece tutti i risparmi investiti. 

La cifra finale dei costi legati a queste spericolate azioni finanziarie è enorme: 70 miliardi di perdite per il sistema Italia, ripartite fra banche sane (10 miliardi), Stato (20 miliardi), risparmiatori (i rimanenti 40). In realtà il conto è tutto degli italiani, perché anche gli istituti sani si stanno ripagando l'esborso grazie ai rincari applicati su conti correnti, bancomat o bonifici. E, ovviamente, i soldi messi dallo Stato, sono i soldi dei risparmatori. 



E, naturalmente, gli istituti di credito, continuano a commettere i loro reati abituali, l’anatocismo e l’usura bancaria, da sempre al centro delle attività di SDL Centrostudi, come dimostrano alcuni dati. Oltre 150mila persone assistite in 7 anni, 407.943 pre-analisi gratuite effettuate sulle condizioni economiche di consumatori e soggetti in difficoltà, e ben più di 65.000 perizie effettuate su conti correnti e rapporti bancari in essere di privati e imprese strappati alla finanza spregiudicata messa in atto da finanziarie e istituti di credito di vario genere: tutti numeri che, nel complesso, hanno permesso sino a oggi di recuperare somme illecite sottratte agli italiani da Fisco, Equitalia, erario e banche per un totale complessivo di circa 240 milioni di euro.

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